Tango = rispetto
Il tango è un ballo d’improvvisazione, quindi non si può giudicare.
Certo, si può notare un bel movimento, l’andare a tempo, l’eleganza naturale.
Ma quello che conta davvero, soprattutto in milonga, è il rispetto dei códigos: in una parola, educazione.
Nella vita di tutti i giorni basterebbe essere educati per evitare molti problemi.
L’educazione contiene il rispetto, e il rispetto rende il mondo migliore.
Nel tango è identico: poche e semplici regole di buona convivenza permettono a tutti di vivere la milonga con serenità, senza abusi, senza fastidi, senza prevaricazioni.
Per questo, il miglior ballerino non sarà mai quello che fa più figure, ma quello che rispetta gli altri.
Puoi anche ballare male o fuori tempo, ma se sei educato farai sempre bella figura.
Le cose fondamentali, in fondo, sono poche:
Invitare con mirada e cabeceo, per permettere alla dama o al varón di scegliere liberamente senza essere costretti dall’invito con la mano.
Scorrere nella ronda insieme agli altri, senza urtare, superare o—peggio ancora—fermarsi bloccando il flusso.
Non fare mai passi indietro nella prima fila, per non rischiare di colpire chi segue.
Entrare in ronda con attenzione, chiedendo con uno sguardo al ballerino che arriva, senza piombare in pista come un falco.
Riaccompagnare la dama al suo posto alla fine della tanda.
Lavarsi, profumarsi e mangiare la “mentina dell’amicizia”, per essere piacevoli compagni di ballo.
Il tango è rispetto, prima di tutto.
E chi rispetta… sarà sempre un buon ballerino.