Osvaldo Pugliese Vita e opere
Osvaldo Pugliese – Vita e Opere
Biografia
Osvaldo Pedro Pugliese nacque a Buenos Aires, nel quartiere Villa Crespo, il 2 dicembre 1905. Proveniva da una famiglia profondamente legata alla musica: il padre Adolfo suonava il flauto in una orquesta típica, e i fratelli maggiori, Vicente e Alberto, erano musicisti. Osvaldo iniziò a studiare pianoforte giovanissimo, mostrando subito talento e una sensibilità musicale fuori dal comune.
A soli 15 anni entrò nella sua prima orchestra professionale. Nel 1927 suonò nell’orchestra di Roberto Firpo, una delle più influenti della storia del tango. Tra i suoi primi compagni di percorso ci furono Elvino Vardaro e Pedro Laurenz, due giganti del violino e del bandoneón.
Nel 1939 fondò la sua Orquesta Típica Osvaldo Pugliese, destinata a diventare una delle orchestre più amate e longeve del tango.
Morì a Buenos Aires il 25 luglio 1995, a 89 anni, circondato dall’affetto del pubblico e considerato un patrimonio vivente dell’Argentina.
Stile Musicale e Contributi
Pugliese rivoluzionò profondamente il tango grazie a uno stile caratterizzato da:
Grande forza drammatica ed espressiva
Pausas (pause) studiate per creare tensione emotiva
Contrasti dinamici estremi (forte/piano)
Arrangiamenti sofisticati con influenze classiche
Profonda attenzione al basso e alla struttura ritmica
Il suo tango è spesso definito “tango de gotán”, passionale, intenso e teatrale, molto amato dai ballerini più esperti.
Una curiosità musicale: il simbolo porta fortuna delle milonghe è un garofano rosso, ispirato proprio al fiore che Pugliese portava sempre sul pianoforte.
Impegno Politico
Pugliese fu un convinto attivista socialista e difensore dei diritti dei lavoratori. Per questo fu varie volte imprigionato dai governi militari argentini.
La sua orchestra continuò comunque a suonare anche quando lui era in carcere: veniva lasciato un mazzo di fiori rossi al posto del pianista, come segno di resistenza.
Opere, Brani Famosi e Composizioni
Tra i suoi brani più celebri:
| Titolo | Note |
|---|---|
| La Yumba (1946) | Il marchio sonoro di Pugliese: ritmo sincopato e potente |
| Negracha | Innovativa dal punto di vista ritmico, base del tango moderno |
| Malandraca | Virtuosismo orchestrale, energia drammatica |
| Recuerdo | Composto da giovanissimo, uno dei capolavori assoluti del tango |
| Emancipación | Dedicato alla libertà politica |
| La Beba | Firmata dalla figlia Marta Pugliese |
| El Andariego, A los amigos, Yupanky, Pasional, Gallo Ciego (interpretazione leggendaria) |
Molte sue registrazioni sono considerate versioni definitive per i ballerini e gli appassionati.
Eredità
Pugliese è considerato oggi uno dei tre grandi maestri del tango, insieme a Juan D’Arienzo e Aníbal Troilo.
Ha influenzato intere generazioni di musicisti, ballerini e ascoltatori.
Nel 1985 gli fu conferito il titolo di Cittadino Illustre della Città di Buenos Aires e nel 1989 ricevette il Premio Konex Platino.
Nelle milonghe si dice ancora oggi:
“Pugliese porta fortuna.”
Perché i ballerini lo amano
Profondità emotiva unica
Struttura musicale che invita all’interpretazione personale
Crescendo drammatici e pause perfette per l’abbraccio
Sensazione di viaggio emotivo più che di semplice danza