lunfardo

El lunfardo

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Il lunfardo è un linguaggio popolare nato a Buenos Aires tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, strettamente legato alla cultura del tango argentino.

Ecco i punti principali:




Origine

Nasce nei quartieri popolari di Buenos Aires, specialmente tra immigrati italiani, spagnoli, francesi e altre comunità.

Era inizialmente considerato gergo dei carcerati e della strada, ma poi si diffuse tra la gente comune.

Molti termini provengono dall’italiano, soprattutto dal genovese, napoletano e veneziano, ma anche dal francese e dallo spagnolo colloquiale.





🎶 Nel Tango

Il lunfardo è la lingua poetica di molti testi di tango classico.

Parole come mina (donna), laburo (lavoro), cana (polizia), bacán (uomo ricco o elegante), malevo (uomo di mala vita), fiaca (pigrizia) o piola (furbo, simpatico) sono tipiche.

I tanghi di Enrique Santos Discépolo, Homero Manzi, Celedonio Flores e altri ne sono pieni.

Esempio: Cambalache, Yira Yira, Mano a mano.






📚 Oggi

È considerato patrimonio culturale argentino, non più “linguaggio basso”.

Molti termini lunfardi sono entrati nello spagnolo rioplatense parlato oggi in Argentina e Uruguay.

Persone e ruoli

Lunfardo Italiano Significato / Uso

mina donna spesso con tono affettuoso o popolare (“la mia mina”)
bacán signore elegante, ricco uomo che mantiene una donna o vive nel lusso
malevo malvivente tipo da strada, coraggioso ma pericoloso
cana poliziotto ancora usato nel linguaggio comune
laburante lavoratore da lavorare italiano
pibe / piba ragazzo / ragazza termine affettuoso e molto comune
otario sciocco, ingenuo colui che si fa fregare
chorro ladro delinquente di bassa lega
fioca / fiaca pigrizia “oggi ho una fiaca tremenda”
gil ingenuo, semplice sinonimo di otario, ma meno offensivo





💬 Oggetti e vita quotidiana

Lunfardo Italiano Significato / Uso

laburo lavoro “andar al laburo” = andare a lavorare
mango soldo “no tengo un mango” = non ho un soldo
guita soldi come “grana”, “cash”
bondi autobus oggi usatissimo in Argentina
bulín stanza, casa, rifugio spesso la camera dell’amante
feca caffè parola invertita (da café)
gomía amico inversione di amigo
percanta donna, amante tipica nei tanghi d’epoca
tacho taxi ancora in uso
vento denaro dal veneziano “vento” = soldi che volano via

Espressioni tipiche

Espressione Traduzione Significato

Che, boludo! Ehi, stupido! (amichevole) oggi è usata anche tra amici
No jodas Non rompere dal verbo joder, “seccare”
Qué macana Che peccato / che guaio esclamazione comune
Andar piola Essere furbo / tranquillo “estar piola” = essere in gamba
Mandar fruta Dire sciocchezze parlare a caso
Tener fiaca Avere pigrizia “oggi non faccio nulla, tengo fiaca”

El Lunfardo

El lunfardo no es sólo una jerga,
es el alma hablada del tango.
Nació en los arrabales de Buenos Aires,
en los patios donde los inmigrantes mezclaron sus lenguas,
el italiano, el español, el francés y el portugués.

De esa mezcla nació un idioma pícaro y sentimental,
hecho de ironía, nostalgia y calle.
Un idioma que se baila, más que se habla.

En el lunfardo,
la mujer es la mina,
el amigo es el gomía,
el dinero es la guita,
y el amor… una percanta que te deja el corazón hecho pedazos.

Los poetas del tango lo elevaron a arte:
Manzi, Discépolo, Flores, Le Pera…
Sus versos llenaron la noche porteña
de palabras que huelen a barrio, a vino y a bandoneón.

Hoy el lunfardo sigue vivo,
en las letras, en las milongas,
y en cada abrazo donde el tango dice lo que el alma calla.

Traduzione

Il Lunfardo

Il lunfardo non è solo un gergo,
è l’anima parlata del tango.
È nato nei sobborghi di Buenos Aires,
nei cortili dove gli immigrati mescolavano le loro lingue:
l’italiano, lo spagnolo, il francese e il portoghese.

Da quel miscuglio è nato un linguaggio furbo e sentimentale,
fatto di ironia, di nostalgia e di strada.
Un linguaggio che si balla, più che si parla.

Nel lunfardo,
la donna è la mina,
l’amico è el gomía,
i soldi sono la guita,
e l’amore… una percanta che ti lascia il cuore a pezzi.

I poeti del tango lo elevarono ad arte:
Manzi, Discépolo, Flores, Le Pera…
I loro versi riempirono la notte portegna
di parole che sanno di quartiere, di vino e di bandoneón.

Oggi il lunfardo vive ancora,
nelle canzoni, nelle milonghe,
e in ogni abbraccio in cui il tango dice
ciò che l’anima tace.

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