Ricardo Tanturi
Ricardo Tanturi
Vita
Nato a Buenos Aires (Argentina), il 27 gennaio 1905 (alcune fonti indicano anche gennaio o agosto, ma prevale la data 27 gennaio).
Proveniva da una famiglia di origine italiana.
Iniziò studiando violino da giovane (studente di Francisco Alessio) ma fu stimolato dal fratello Antonio a passare al pianoforte.
Parallelamente alla musica, conseguì una laurea in Medicina con ottimi risultati.
Formò la sua prima formazione (un sestetto chiamato “Los Indios”) nei primi anni ’30 (circa 1931-33) per esibirsi in cinema e teatri.
Effettuò le prime registrazioni discografiche nel 1937 (etichetta Odeón) con brani come Tierrita e A la luz del candil.
Il grande salto di popolarità arrivò intorno al 1939 con l’ingresso del cantante Alberto Castillo nella sua orchestra.
La sua carriera attiva con l’orchestra si protrasse fino agli anni ’40 e ’50; registrò ancora nel 1966 un ultimo lavoro.
Morì a Buenos Aires il 24 gennaio 1973.
Opera e stile musicale
Tanturi era pianista, direttore d’orchestra e compositore nel genere del tango, soprattutto durante l’“età d’oro” del tango argentino.
Il suo gruppo è spesso citato come Orquesta Típica Los Indios sotto la sua direzione.
Lo stile dell’orchestra di Tanturi è descritto come elegante, melodico, ma anche fortemente orientato alla ballabilità, fattore importante dato che la musica era destinata sia all’ascolto che alla pista da ballo.
Egli ebbe l’intuizione di scegliere cantanti carismatici – nel caso di Alberto Castillo, la loro collaborazione ha creato alcune delle registrazioni più celebri del periodo.
Alcune delle sue composizioni più note includono:
Amigos presente (testo di Enrique Cadícamo)
A otra cosa che pebeta (Cadícamo)
Pocas palabras (Cadícamo)
Sollozo de bandoneón (testo di Enrique Dizeo)
Ese sos vos (testo di Francisco García Jiménez)
Importanza per il tango e per i ballerini
l’orchestra di Tanturi può essere molto interessante: il suo ritmo chiaro e la sua eleganza melodica la rendono adatta anche alle milonghe in stile tradizionale.
Il soprannome “El caballero del tango” sottolinea proprio la sua raffinatezza e la reputazione gentile che lo accompagnava.
Molti brani di Tanturi sono tutt’oggi ballati nelle milonghe in Argentina e nel mondo, presentando un’occasione per variare il repertorio rispetto ai nomi più “duri” o “oscillanti” del tango-registro.