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La grande ignoranza nel tango
La cosa che più balza all’occhio, osservando il mondo del tango, è la gigantesca ignoranza dei suoi stessi adepti.
Di chi è la colpa?
In primis dei ballerini, che troppo spesso pretendono di “fare tango” senza sentire il bisogno di conoscere nulla di ciò che stanno ballando.
Un’arte così profonda, così ricca, così carica di storia, cultura, musica, poesia… trattata come un semplice passatempo da weekend.
Poi, inevitabilmente, anche di molti insegnanti: spesso poco o nulla preparati su storia, origini, contesto sociale, musica, codici e linguaggio del tango.
E senza radici, il tango diventa una caricatura.
Nel mio lavoro di Maestro di Tango, da sempre ho preteso una cosa semplice:
che gli allievi studino.
Almeno un libro sulla storia del tango.
E sì — con tanto di interrogazione.
Perché non si ama ciò che non si conosce.
Durante le lezioni racconto continuamente il tango:
le sue origini, le sue ferite, i suoi miti, le sue trasformazioni.
Perché più conosci il tango, più lo rispetti.
E più lo rispetti, meglio lo balli.
Ora una domanda per chi dice di “frequentare la milonga”:
👉 Sapete come si dice quando una donna non viene invitata a ballare in milonga?
Scrivetelo nei commenti.
Chi ama davvero il tango… lo sa.
Fattiditango
Giuseppe Scarparo